Descrizione Progetto

ISTRUZIONE

L’istruzione è la base per garantire dignità e futuro.

L’istruzione inizia già in tenera età. Suor Giuditta, grazie ad un’esperienza trentennale con i minori anche in tenera età, svolge all’interno della Maison Divine Provvidence attività educative svolte allo sviluppo delle singole personalità dei minori accolti. Li assiste in ogni fase della crescita fino a prepararli alla scuola dell’obbligo. L’educazione materna e l’aiuto reciproco fanno sì che tutto funzioni come in una grande famiglia ben rodata. Tutti aiutano tutti, ed il tempo è scandito dagli impegni di ognuno.

Dall’anno scolastico 2019, grazie alle donazioni degli amici, abbiamo garantito a tutti i bambini della casa di poter andare a scuola. Nell’anno 2018 non era così. Ora tutti i bimbi di ogni fascia d’età frequentano la scuola materna e le scuole elementari. Le classi vengono assegnate ad ogni bambino in base a dei criteri di valutazione di Suor Giuditta, del dirigente scolastico ai fini di preparare e formare ogni alunno in base alla sua preparazione, e non in base all’età.

La scuola è molto impegnativa sia in termini di frequentazione (orari) che in termini di impegno (difficoltà e compiti a casa). Tutti i bambini si impegnano molto, poichè da subito viene loro ricordata l’importanza fondamentale dell’istruzione come garanzia per un futuro migliore. “La sera alcumi bimbi arrivano dalla scuola così stanchi, che si addormentano sui quaderni e non cenano nemmeno dalla scanchezza. Cerco di tenerli svegli, ma mi intenerisco nel vederli così stanchi”

La Casa Divina Provvidenza è una vera oasi cristiana fondata sull’Amore. L’Amore, l’essere amati e essere dono di Amore, è il primo e l’ultimo insegnamento che scandisce le giornate all’interno di questo nucelo famigliare allargato.

Oltre alla scolarizzazione di tutti i bambini accolti e custoditi presso la Maison Divine Provvidence, Casa Divina Provvidenza, Suor Giuditta sostiene economicamente e incoraggia studenti meritevoli che vanno all’università. In particolare abbiamo tre studenti: Malkia una ragazza di 23 anni, rimasta di recente orfana con 12 fratelli, già medico, e sta facendo la specializzazione. A breve potrà essere operativa e indipendente economicamente. Questo è per noi il terzo anno di sostegno. Abbiamo poi Georges, collaboratore all’interno della Casa Divina Provvidenza, e in questo anno scolastico 2019/2020 passa al terzo anno delle scienze infermieristiche. L’ultimo studente si chiama Joseph, soprannominato da suor Giuditta Djodjo. Ha 19 anni, super intelligente ed ex ragazzo di strada. Vive alla Mapendo House. Meritevole di proseguire gli studi.

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Costi mensili per l’istruzione, comprensivi di tasse, materiale didattico, mensa, trasporto e uniformi:
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costo al mese della scuola materna ed elementari
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costo al mese delle scuole superiori
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costo al mese università
DONA ADESSO

Fratel Ivan Cremonesi – Missionario Comboniano, classe 1947

“Sono Fratel Ivan Cremonesi, Missionario comboniano, originario di Cremona, nato nel 1947. Sono entrato tra i comboniani a 31 anni. Prima lavoravo con mio fratello Ettore e noleggiavamo flipper e jukebox per i bar. Nel 1984, dopo 6 anni di seminario, sono partito per lo Zaire. Allora si chiamava così. Come avete notato, sono un Fratello e non un Padre. Perchè? Non sono un sacerdote, ma per evangelizzare serve l’annuncio della parola e anche la promozione umana. Così diceva il Papa Paolo VI. (…). Da tre anni sono nella diocesi di Butembo, la zona più complicata del Congo, nel nord Kiwu. Il Congo è sull’orlo del caos. Conflitti infiniti continuano a impedire lo sviluppo economico e la stabilità politica di un paese ricchiessimo di materie prime: diamanti, oro, stagno, uranio, … di foreste e quindi di legno pregiato. Risorse idriche, a volte più preziose dell’oro. Particolarmente il coltan, ……”

Missionario Comboniano a Butembo

Fratel Ivan Cremonesi

TG TV2000Servizio a cura di Maurizio Di Schino

Mapendo in lingua Swahili significa Amore. Non poteva avere un nome diverso il centro di accoglienza per i ragazzi di strada aperto il 23 settembre 2016 a Butembo, nel Nord Kivu, la martoriata regione a nord est della repubblica democratica del Congo. La casa sta dando una nuova speranza a 17 bambini e ragazzi tra i 5 e i 26 anni i quali stanno pagando il conto più amaro della guerra innescata nel nord del Kivu per saccheggiare la terra gravida di minerali. Dal 2014 infatti si è intensificata la strategia del terrore di gruppi armati congolesi, ruandesi e ugandesi i quali agiscono su mandato di diverse multinazionali straniere per saccheggiare villaggi e terre, uccidere e mettere in fuga i superstiti per poi commerciare indisturbatamente i minerali. Tra i superstiti in fuga ci sono bambini e ragazzi. A Butembo molti di loro sono finiti per strada, e solo la chiesa si sta interessanto per creare delle alternative per queste generazioni a rischio …..”

Padre Eliseo: “Questi sono i frutti della guerra, le conseguenze della guerra. Famiglie sbandate, famiglie che devono scappare, famiglie che non hanno possibilità di manterere i figli…..”

Suor Giuditta: “Per me non sono ragazzi di strada, ma ragazzi in difficoltà che hanno bisogno di essere accolti, amati, … faccio più da mamma che da educatrice”

Missionario Comboniano a Butembo

Padre Eliseo Tacchella e Suor Giuditta

Tutti a scuola

In Africa l’istruzione è veramente considerata molto importante. Una cosa seria. La serietà e il rispetto per questo “privilegio” è evidente già dalla divisa, obbligatoria per tutti gli studenti.

Ogni scuola ha le sue regole e la sua divisa. Nessuna fascia di età è esclusa. Le stesse scarpe vanno curate, e devono essere di colore scuro o nero.

Anche Suor Giuditta va a scuola! Ma come insegnante. Segue per certi periodi dell’anno i ragazzi della scuola di falegnameria “San Giuseppe – St. Joseph” sempre a Butembo.

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Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Sii sempre il meglio di ciò che sei. (M. Luther King)

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